Giochi online, prime anticipazioni sulla pubblicazione del bando

Giochi online, prime anticipazioni sulla pubblicazione del bando

Giochi online, prime anticipazioni sulla pubblicazione del bando

Dopo il parere negativo del Consiglio di Stato, che nello scorso dicembre aveva manifestato le proprie perplessità in merito alla formulazione dello schema di bando di gara, sembra essere in dirittura d’arrivo la pubblicazione della ‘documentazione di gara per la procedura di selezione per l’affidamento in concessione dell’esercizio a distanza dei giochi pubblici’, come previsto dalla Legge di Stabilità 2016.

Stando infatti a quanto riportato da alcune agenzie (i.e.: agimeg.it e agipronews.it), la pubblicazione dell’atteso bando di gara potrebbe ‘vedere la luce’ tra il prossimo 18 e 25 settembre. La gara avrà ad oggetto l’assegnazione di 120 concessioniper la commercializzazione del gioco a distanza, con scadenza al 31 dicembre 2022 e base d’asta fissata a 200.000 europer ogni concessione.

Tale concessione permetterà all’assegnatario di commercializzare da remoto ogni tipo di gioco pubblico autorizzato (i.e.: ‘scommesse sportive e ippiche, concorsi a pronostici sportivi e ippici, giochi di ippica nazionale, giochi di abilità, inclusi igiochi di carte in modalità di torneo, bingo‘), attraverso un dominio .it.

Come accennato, la riformulazione dello schema di gara si è resa necessaria in seguito alle valutazioni svolte in sede consultiva dal Consiglio di Stato, che aveva ritenuto non conforme alla natura ‘competitiva’ della procedura di gara le regole previste per la verifica dei requisiti e l’assegnazione della concessione.

Pertanto, stando alle anticipazioni trapelate dai media, risolto tale impasse, la versione definitiva del bando sarà pronta per la pubblicazione.

Le prescrizioni del nuovo regolamento di Roma Capitale su sale giochi e sale slot

Le prescrizioni del nuovo regolamento di Roma Capitale su sale giochi e sale slot

Le prescrizioni del nuovo regolamento di Roma Capitale su sale giochi e sale slot

È stato pubblicato nell’albo pretorio online del Comune di Roma, dal 14 al 30 giugno, il regolamento (download qui) approvato dall’Assemblea di Roma Capitale il 9 giugno 2017 su sale slot e giochi leciti.

In sintesi le misure previste dal regolamento:

  1. I limiti distanziometrici si applicano solo per i nuovi esercizi. Per quelli già esistenti alla data di pubblicazione del regolamento provvederà la Giunta o il Consiglio con ulteriore provvedimento da emanarsi entro 120 gg.

  2. I locali delle sale da gioco con installazione di VLT, delle agenzie per la raccolta di scommesse e degli esercizi che installano giochi con vincita in denaro, devono rispettare una distanza dai luoghi sensibili di seguito indicati di almeno 350 metri all’interno del perimetro dell’anello ferroviario di cui alla zona 2 del PGTU e di almeno 500 metri al di fuori di esso:

a) istituti scolastici di qualsiasi grado;

b) luoghi di culto;

c) centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani;

d) strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale;

e) centri anziani.

  1. Gli apparecchi e congegni da gioco, non possono, in alcun caso, essere installati negli esercizi pubblici qualora gli stessi si trovino all’interno istituti scolastici di qualsiasi grado, sedi e strutture universitarie, centri di formazione professionale, luoghi di culto, centri giovanili o altri istituti frequentati principalmente da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale, strutture ricettive per categorie protette, attrezzature balneari e spiagge, giardini, parchi e altri spazi verdi pubblici attrezzati, musei civici e nazionali, caserme attive, centri di accoglienza per richiedenti asilo, centri per l’impiego.

  2. L’esercizio delle attività di gioco sono comunque vietate:

a) negli immobili di proprietà di Roma Capitale e delle società da essa controllate o partecipate; b) in immobili vincolati, ai sensi del Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici;

c) nei chioschi su suolo pubblico;

d) nei tessuti T1, T2, T3, T4, T5 ovunque localizzati e T6 localizzati all’interno del Municipio Roma I (così come delimitati dalla deliberazione consiliare n. 36/2006, modificata con deliberazione consiliare n. 86/2009). Per i tessuti T1, T2, T3, T4, T5 ovunque localizzati e T6 si allegano le delibere richiamate.

  1. Non è richiesto il requisito della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili nel caso di apertura di sale da biliardo o sale giochi che non installino apparecchi da gioco con vincita in denaro.

  2. Le altre prescrizioni relative alle limitazioni della pubblicità, dell’attività di somministrazione e gli adempimenti relativi agli avvisi da fornire ai clienti ed alle sostituzioni e variazioni del numero degli apparecchi invece si applicano immediatamente.

  3. La variazione del numero o della tipologia degli apparecchi da gioco è infatti subordinata alla presentazione di comunicazione al SUAP competente per territorio.

  4. La sostituzione di un apparecchio o congegno da gioco nell’ambito della stessa tipologia è subordinata alla presentazione al SUAP competente di apposita comunicazione, autocertificando il possesso del Nulla Osta dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la matricola identificativa dell’apparecchio medesimo

  5. La disciplina degli orari di apertura delle sale da gioco e le fasce orarie di funzionamento degli apparecchi da gioco con vincita in denaro, sarà stabilita dal Sindaco con specifica ordinanza, ai sensi dell’art. 50, comma 7, del D.Lgs. 267/2000.

  6. Il Sindaco determinerà infatti gli orari di esercizio delle sale dedicate e gli orari di funzionamento degli apparecchiindividuando specifiche fasce orarie di interruzione del gioco con l’obiettivo di preservare e tutelare la salute pubblica. L’iniziativa quindi passa al sindaco che dovrà emanare a breve una ordinanza avente ad oggetto gli orari delle sale e degli apparecchi ed in cui sarà sicuramente prevista anche l’interruzione del gioco degli apparecchi come già fatto da altri sindaci.

È probabile che gli operatori del settore attenderanno la pubblicazione dell’ordinanza sindacale per poi promuovere i ricorsi al Tar del Lazio per l’annullamento di entrambi gli atti amministrativi lesivi dei propri interessi.