“Effetto Domodossola” sul distanziometro emiliano-romagnolo? ll Comune di Fidenza differisce la chiusura delle sale da gioco.

da | Giu 19, 2018 | Apparecchi di intrattenimento, Giurisprudenza, Provvedimenti comunali, Retail, Scommesse sportive | 0 commenti

“Effetto Domodossola” sul distanziometro emiliano-romagnolo? ll Comune di Fidenza differisce la chiusura delle sale da gioco.

 

Al via oggi le prime camere di consiglio fissate per la discussione dei numerosi ricorsi presentati dagli operatori – tra i quali anche un ricorso patrocinato dal nostro studio insieme all’Avv. Matilde Tariciotti -, nel frattempo, il Comune di Fidenza ha ritenuto opportuno differire la chiusura delle sale da gioco presenti nella propria mappatura territoriale fino alla definizione nel merito dei ricorsi presentati avverso la delibera regionale n. 831 del 12 giugno 2017.

 

Con nota inviata venerdì scorso, 15 giugno, a tutti gli esercenti interessati, il Comune di Fidenza, ha infatti differito il termine – originariamente previsto al prossimo 29 giugno – per la chiusura degli esercizi di gioco ubicati a meno di 500 metri dai luoghi definiti come ‘sensibili’ dalla normativa regionale e precipuamente individuati dalla mappatura comunale.

 

Al via oggi la discussione delle prime camere di consiglio innanzi al TAR Emilia Romagna

A partire da oggi, prenderà infatti il via, innanzi al TAR Emilia Romagna, sede di Bologna, la discussione delle prime istanze cautelari relative ai ricorsi presentati da numerosi operatori (concessionari, gestori ed esercenti) avverso la deliberazione della Giunta Comunale n. 276 del 14 dicembre 2017, con la quale il Comune di Fidenza aveva approvato la mappatura dei luoghi sensibili in ottemperanza alla normativa regionale.

 

La normativa regionale emiliano-romagnola in tema distanze minime

Più nel dettaglio, l’art. 6 comma 2bis della legge regionale n. 5/2013 (come modificato dall’art 48 della legge regionale n. 18/2016) aveva previsto il divieto di esercitare l’attività di sale da gioco, sale scommesse, nonché la nuova installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito, in locali ubicati a meno di 500 metri dai luoghi sensibili indicati dalla medesima norma (i.e.: istituti scolastici di ogni ordine e grado, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori). Successivamente, con delibera n. 831 del 12 giugno 2017, la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna aveva precisato che la nuova normativa avrebbe trovato applicazione anche per quegli esercizi già esistenti ed autorizzati prima dell’entrata in vigore della medesima legge regionale.

 

La nota del Comune di Fidenza che ha differito la chiusura degli esercizi interessati

Con la nota in commento la Giunta Comunale di Fidenza, ha tuttavia ritenuto che “l’applicabilità della disciplina regionale alle attività esistenti, ad oggi sottoposta al vaglio del giudice amministrativo a seguito dell’impugnativa proposta avverso la deliberazione GRER n. 831 del 12 giugno 2017, abbia assunto connotati di criticità ed estrema delicatezza” ed ha quindi disposto  con deliberazione n. 131 del 13 giugno 2018, dichiarata immediatamente eseguibile, “di differire il termine di cessazione delle attività esistenti alla data di entrata in vigore dell’art. 6 comma 2 bis L. R. 5/2013 (introdotto dall’art 48 L. R. n. 18/2016), fino all’emanazione della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna, sede di Bologna sul giudizio avente ad oggetto diretto o quale atto presupposto, la deliberazione di Giunta Regionale n. 831 del 12 giugno 2017”.

 

La recente ordinanza del Consiglio di Stato sul caso Domodossola

Dopo l’ordinanza del Consiglio di Stato dello scorso 13 giugno sul ‘caso Domodossola’ – con la quale i giudici di Palazzo Spada hanno disposto la verificazione dell’applicazione dei limiti distanziometrici previsti dalla normativa regionale piemontese al fine di “determinare che non sia in assoluto possibile la localizzazione sull’intero territorio comunale degli apparecchi da gioco […] e comunque di riferire la percentuale del territorio nella quale tale preclusione verrebbe ad operare” sul  territorio del comune ossolano – per la prima volta un’amministrazione comunale ha sospeso in via unilaterale l’esecutività del distanziometro previsto dalla normativa regionale in tema di contrasto alla ludopatia.